Grecia, occhi alle mosse della BCE. Europa in recupero, Milano sale dello 0,8%
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Spread sui 160 punti dopo asta Tesoro, rimbalzo della Borsa di Tokyo
Le Borse europee sono in netto recupero a metà giornata e quindi la cosa sta a significare che Tsipras starebbe riconsiderando l'offerta di Juncker. Ad allungare è soprattutto Milano con il Ftse Mib che sale dello 0,8%. A seguire Madrid (+0,78%) mentre si mostrano più caute la capitale della Francia (+0,04%) e Francoforte (+0,05%). Tra i principali listini l'unica in negativo resta Londra (-0,33%).
Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco oscilla intorno ai 160 punti base (159) dopo l'asta del Tesoro. Il tasso sul decennale è al 2,37%.
Seduta in calo, anche se si tratta di un calo contenuto e con evidenti oscillazioni, sulle Borse in Europa sempre tenendo d'occhio la situazione ellenica. Un'altalena che gli operatori prevedono continuerà anche nelle prossime ed imminenti sedute. Londra cede l'1,05%, Parigi l'1,33%, Francoforte l'1,26%, Milano torna in ribasso lasciando sul terreno lo 0,79 per cento. Secondo le banche d'affari le prospettive di crescita economica e sugli utili sono positive e gli investitori pronti a entrare sui mercati.
Molto meglio invece le borse in Oriente che guardano agli sviluppi della crisi debitoria della Grecia. "Tutti gli occhi sono puntati sulla Bce che ha l'arma del suo programma di Qe il quale potrebbe stabilizzare le cose". Tokyo ha guadagnato lo 0,63%, Hong Kong l'1,43% e Sidney lo 0,67 per cento.
La Borsa di Tokyo, all'indomani del tonfo (-2,88%) legato strettamente al rischio di default e di uscita della Grecia dall'Eurozona, trova un mini rimbalzo e termina a +0,63%. L'indice Nikkei recupera 125,78 punti, a quota 20.235,73 e sui massimi intraday. Gli investitori hanno mostrato una buona propensione all'acquisto sui listini azionari nipponici malgrado le pesanti perdite registrate in Europa e Usa. A New York i cali sono stati però inferiori alle attese, aiutando a riportare una certa fiducia sui mercati giapponesi.
L’Euro invece è parso in lieve calo all'avvio dei mercati. La moneta unica, che ieri era partita in forte ribasso salvo poi chiudere in rialzo, è scambiata a 1,1187 sul dollaro (-0,4%). Fra gli operatori c'è la convinzione che l'azione della Bce sarà in grado di contenere gli effetti derivanti dal peggioramento della situazione della Grecia.